Prima di avviare un intervento edilizio, è necessario verificare che il progetto sia conforme alle norme urbanistiche vigenti, come il Piano Regolatore Generale (PRG) o il Piano di Assetto Territoriale (PAT), che stabiliscono le destinazioni d'uso, le volumetrie e le distanze minime tra gli edifici.

Per ottenere le autorizzazioni edilizie, è necessario presentare una serie di documenti all'ente competente (solitamente il Comune), come il progetto architettonico, le relazioni tecniche, i calcoli strutturali e gli elaborati grafici. Questi documenti devono essere redatti da professionisti abilitati, come architetti o ingegneri.

A seconda del tipo di intervento, possono essere richiesti diversi tipi di permessi, come il Permesso di Costruire (PdC), la Denuncia di Inizio Attività (DIA) o la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA). L'ente competente esamina la documentazione presentata e, se conforme alle normative, rilascia le autorizzazioni necessarie.

Durante e al termine dell'intervento edilizio, l'ente competente può effettuare controlli e ispezioni per verificare la corretta esecuzione dei lavori e la conformità con il progetto approvato. Al termine dei lavori, può essere richiesto un collaudo da parte di un tecnico abilitato, che attesti la conformità dell'opera alle normative e alle prescrizioni del progetto.

Quando viene realizzato un nuovo immobile o viene effettuato un intervento che modifica la sua conformazione o destinazione d'uso, è necessario iscriverlo o aggiornare i dati catastali presso l'ufficio del catasto. Questo processo può includere la presentazione di planimetrie, elaborati grafici e relazioni tecniche, redatti da un professionista abilitato, come un geometra, un architetto o un ingegnere.

Quando si verifica un trasferimento di proprietà o un cambio di titolarità di un immobile (ad esempio, a seguito di una compravendita, una donazione o una successione), è necessario effettuare una voltura catastale, ossia l'aggiornamento dei dati relativi ai proprietari presso il catasto. Le visure catastali, invece, sono estratti delle informazioni registrate presso il catasto, che permettono di conoscere i dati relativi a un immobile, come la sua identificazione, la sua consistenza e i suoi confini.

Il riconfinamento è una procedura che riguarda la definizione dei confini tra due o più proprietà, in caso di controversie o incertezze. Può essere effettuato da un tecnico abilitato, che redige una relazione e una planimetria con i confini stabiliti, da presentare al catasto. Il frazionamento, invece, riguarda la divisione di un immobile in più unità indipendenti, che devono essere iscritte separatamente presso il catasto.